TARIFFAZIONE A 28 GIORNI: MULTATI GLI OPERATORI TELEFONICI

L’AGCOM  ha sanzionato Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per la fatturazione a 28 giorni, ovvero “per la mancata osservanza della propria delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso-mobile“.

La multa è di 1,16 milioni di euro per ogni singolo operatore – il massimo che consentono le norme – ma si tratta di cifra irrisoria se si considera che secondo le stime dello stesso Garante gli operatori avrebbero racimolato con l’escamotage 1,19 miliardi di euro in un anno.

L’autorità aveva chiesto, a metà settembre, di abolire le offerte di telefonia fissa con fatturazione a 28 giorni (come già accadeva per il mobile) ma le telco non hanno ottemperato, in attesa della sentenza del Tar Lazio prevista per i primi di febbraio del nuovo anno.

Ora gli operatori hanno 120 giorni per mettersi in regola, ovvero fino ad aprile 2018. Di certo l’8% circa di rincaro che comporta la tariffazione a 28 giorni non verrà annullato dunque, verosimilmente, si assisterà ad un aumento delle tariffe quando queste saranno portate su base mensile.

Anche il governo si era interessato al problema e con il decreto fiscale ha arginato la pratica riportando, per legge, la fatturazione su base mensile per telefoni e pay-tv, ad eccezione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese. L’AGCOM ha, inoltre, provveduto ad emanare delle linee guida sulla propria attività di vigilanza dell’effettiva attuazione delle disposizioni in materia previste dal dl fisco.

Si attende, in ogni caso, una pioggia di ricorsi da parte dei consumatori per ottenere il rimborso di quanto illegittimamente incassato dagli operatori con la tariffazione “selvaggia”, in sostanza una tredicesima mensilità indebitamente prelevata dalle loro tasche.